I controlli fiscali per gli enti non commerciali e le ONLUS: la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n.25/E del 31 luglio 2013 su “Prevenzione e contrasto all’evasione – Anno 2013 – Primi indirizzi operativi”

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L’Agenzia delle Entrate ha emanato, come ogni anno, l’apposita circolare sulla prevenzione e contrasto all’evasione, per l’anno 2013, che definisce i primi indirizzi operativi ai fini del controllo. La Circolare n.25/E del 31 luglio 2013 dedica, tra gli altri, il paragrafo 2.4. agli enti non commerciali, alle ONLUS e agli altri soggetti che fruiscono di regimi agevolativi. Il documento di prassi in particolare precisa che con riferimento ai controlli rientranti nel comparto degli enti non commerciali, delle ONLUS e degli altri soggetti che fruiscono di regimi agevolativi, nell’ultimo triennio si sono registrati progressi qualitativi molto importanti. Nel corso del 2013 occorre pertanto consolidare il trend positivo seguendo gli indirizzi operativi nel tempo forniti con le specifiche Comunicazioni di Servizio emanate in materia.

L’Amministrazione finanziaria prosegue, poi, privilegiando ai fini dei controlli solo quelle situazioni di effettivo e maggior rilievo, in termini di proficuità dell’azione accertatrice, sottolineando quanto segue.

ENTI NON COMMERCIALI

Nel settore degli enti non commerciali l’analisi del rischio di abuso dei regimi agevolativi deve essere eseguita con la massima cura, in modo da ottenere una selezione mirata a individuare i soggetti che apparentemente si presentano come “non profit”, ma in realtà dissimulano vere e proprie attività commerciali, ovvero ai casi più rilevanti in termini di potenziale proficuità del controllo.

Occorre quindi evitare di perseguire le situazioni di minima rilevanza in termini di potenziale proficuità del controllo che, nonostante le ridotte dimensioni, assumono evidente rilievo sociale in relazione al contesto in cui operano gli enti, come nei casi, ad esempio, in cui l’attività istituzionale, svolta in via esclusiva, riguardi la formazione sportiva per giovani (scuole calcio, tennis, pallacanestro, ed altre comunque ricomprese tra le attività dilettantistiche riconosciute dal CONI), oppure sia rivolta nei confronti di anziani o di soggetti svantaggiati.