ENTI NON PROFIT: REGOLE CIVILISTICHE E FISCALI (Master 2015-2016 Eutekne Formazione e Didactita Professionisti)

Capogrossi GuarnaNon Profit Tax Corporate

Estratto della presentazione del dott. Francesco Capogrossi Guarna al MASTER 2015-2016 (modulo aggiornamento) Eutekne Formazione Didactica Professionisti su “Enti non profit: regole civilistiche e fiscali” (nov.-dic 2015)

L’interesse per gli enti non profit, anche sotto il profilo professionale, è molto aumentato negli ultimi anni.
Tuttavia, a causa di una eccessiva produzione di norme – stratificata in oltre vent’anni – e di orientamenti applicativi non uniformi si è assistito ad un uso distorto – se non ad un vero e proprio abuso – delle diverse forme “solidaristiche”, in prevalenza associative e senza fini di lucro, talvolta solo per avvalersi di vantaggi fiscali.
Per questo, da molto tempo, l’Agenzia delle Entrate ha incrementato la sua attività accertativa nei confronti del settore non profit ritenendola di rilevanza strategica.
Tuttavia, l’effetto deterrente dei controlli, spesso poco efficaci per l’erario in quanto indirizzati su realtà di minima rilevanza (come ad es. le scuole di avviamento allo sport giovanile) o di elevato rilievo sociale (come ad es. strutture di assistenza a malati, anziani, disabili, ecc..), non avrebbe generato i risultati attesi avendo invece prodotto lunghi e incerti contenziosi. Di conseguenza le Entrate, più di recente, sembrano orientarsi con maggior attenzione “qualitativa” su alcuni enti selezionati in via preventiva sulla base di indicatori a più elevato rischio.
Ed è in tale contesto che prende avvio il percorso di riordino degli enti non profit con il disegno di legge approvato dalla Camera dei Deputati il 9 aprile 2015, recante Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale