Banca d’Italia – enti non profit e comportamenti anomali ai fini antiriciclaggio

Capogrossi GuarnaNon Profit Tax Corporate

Con comunicazione UIF (Unità di Informazione Finanziaria) la Banca d’Italia ha pubblicato il 23 aprile 2012 un documento riguardante “Schemi rappresentativi di comportamenti anomali ai sensi dell’art.6 comma 7 lett. B) del DLgs 231/2007. Operatività connessa con le frodi fiscali internazionali e con le frodi nelle fatturazioni”.

In particolare gli intermediari, per l’individuazione di operazioni sospette, possono avvalersi degli indicatori di cui all’art.41 del DLgs n. 231/2007. Tra questi, fra gli altri, sono indicati per i professionisti la costituzione e amministrazione di imprese, società, trust e enti analoghi e quelli inerenti operazioni finanziarie e contabili (DM Ministero Giustizia del 15 febbraio 2010).

Per facilitare la valutazione da parte degli intermediari di operatività riconducibili a fenomeni di evasione fiscale sono forniti appositi schemi operativi, contenuto applicabile anche ai professionisti.

I destinatari degli obblighi antiriciclaggio devono prestare particolare attenzione all’operatività inusuale che caratterizza alcuni settori: Attività di pulizia e manutenzione; Attività di consulenza e pubblicitarie; Settore dei materiali ferrosi, edile, autotrasporto e movimento terra, metalli preziosi; Mercato dei cosmetici; Commercio all’ingrosso di olio e grano; Scambio di servizi e diritti negoziati su piattaforme informatiche; Commercio di autoveicoli, accessori per auto e di beni a contenuto tecnologico (computer, telefoni cellulari).

Tra i settori è ricompreso anche quello delle opere d’arte.

Nelle ipotesi di cui agli schemi allegati al documento se ne evidenziano alcune, infine, che interessano gli enti senza scopo di lucro e precisamente:

sull’operatività connessa con le frodi fiscali internazionali – sotto il profilo soggettivo – quella riguardante soggetti caratterizzati da strutture artificiosamente complesse e opache, volte a rendere molto difficoltosa l’individuazione del titolare effettivo, quali