La Circolare n.13/E del 26 marzo 2015 dell’Agenzia delle Entrate interviene sui soggetti e sui termini in materia di 5 per mille per il 2015 ai sensi dell’articolo 1, comma 154, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) che conferma l’applicabilità delle disposizioni relative al riparto della quota del 5 per mille dell’Irpef anche “relativamente all’esercizio finanziario 2015 e ai successivi, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi dell’annualità precedente”.
La circolare, considerata la “stabilizzazione” dell’istituto, fornisce una sintesi degli adempimenti da porre in essere ai fini dell’ammissione al contributo per l’esercizio 2015 e per quelli successivi con riguardo agli enti del volontariato e alle associazioni sportive dilettantistiche.
Le istruzioni contenute nel documento di prassi dell’amministrazione finanziaria valgono, pertanto, anche per gli esercizi successivi al 2015, salvo sopravvenute modifiche normative che saranno appositamente segnalate.
Nel documento vengono poi chiariti alcuni aspetti legati alle “vecchie” ONG già riconosciute idonee ex L. n.49/1987 che possono continuare ad accedere al beneficio del 5 per mille anche prima dell’iscrizione nell’Anagrafe delle ONLUS. Si procederà all’erogazione del contributo una volta accertata l’avvenuta iscrizione nell’anzidetta Anagrafe.
L’Agenzia ricorda altresì di aver precisato con la Risoluzione n. 22/E del 24 febbraio 2015 che le organizzazioni non governative, già riconosciute idonee ai sensi della legge n. 49 alla data di entrata in vigore della citata legge n. 125 del 2014 (29 agosto 2014), per mantenere la qualifica di ONLUS, devono presentare istanza di iscrizione all’Anagrafe delle ONLUS, senza necessità di adeguare gli statuti o gli atti costitutivi ai requisiti previsti dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 460 del 1997.
Restano, inoltre, fermi i chiarimenti già forniti dall’Agenzia delle Entrate con le circolari n. 9/E del 3 marzo 2011, n. 10/E del 20 marzo 2012 e n. 6/E del 21 marzo 2013, fatta eccezione quanto precisato in materia di rendicontazione, la cui disciplina è rinviata all’apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri previsto dal comma 154.
Gli adempimenti per il 2015 sono in sintesi i seguenti: